Scrivi un commento
al testo di Redazione LaRecherche.it
Quattro video
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
|
Maria Teresa Savino
- 28/10/2011 19:38:00
[ leggi altri commenti di Maria Teresa Savino » ]
A.Zanzotto:significativo,emblematico poeta del secondo novecento italiano.Apprezzabile lamore viscerale che lha indissolubilmente legato alla sua terra natia, ai suoi paesaggi,tanto da farlo indignare,di una indignazione dolorosa,alla scoperta di un inammissibile suo degrado.Il paesaggio-arte,il paesaggio-poesia,il paesaggio che è stato scenario di sentimenti,di ricordi,che se lo si contempla deturpato,si avverte un senso di sconforto,quasi come subire una personale,carnale violenza,un rancore diffuso che impastoia le ali dello spirito. Ma è poi nei versi della sua alta poesia che Zanzotto cerca il riscatto dei suoi luoghi amati ed è appunto attraverso i suoi versi che li presenta ai suoi lettori,invitandoli a guardarli ed a goderne la bellezza con gli occhi della sua anima.
|
Franca Alaimo
- 25/10/2011 16:04:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
Dalla contemplazione allindignazione, come si suol dire, il passo è breve. Contemplare, infatti, vuol dire guardare raccogliendo il Tutto nel chiuso sacrale di un tempio, ma quando questo tempio, che per Zanzotto fu innanzitutto la natura, viene violato e distrutto, ( il che significa non solo la dilapidazione della bellezza della natura, ma loffesa della sacralità della vita soprattutto nella dimensione interiore) nasce lindignazione verso lassenza delluomo come suo custode e difensore e perciò come custode della vita. Luomo che non ama la bellezza è violento. Zanzotto amò sempre i suoi boschi natii e le sue poesie hanno quel ritmo chiaroscurale delle passeggiate per i sentieri boschivi, quegli improvvisi sprazzi di luce e quelle ombre dense.
|
Maria Musik
- 24/10/2011 18:36:00
[ leggi altri commenti di Maria Musik » ]
A parte la commozione di aver riascoltato lamata inflessione di mia nonna Maria (ed anche la sua saggezza), trovo questa proposta splendida. Sono rimasta incantata dallantifrasi, ispirata a Metastasio.
|
|
|